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LE ANFETAMINE





Le anfetamine sono una famigliadi b-feniletilammine checomprende la Dexedrine (destroanfetamina solfato) gergalmente detta speed, "velocit�".I farmaci appartenenti a questa famiglia vengono prescritti legalmente come stimolanti eantidepressivi e talvolta nei programmi dietetici per il controllo del peso corporeo. Elenchiamo le amfetamine di uso pi� comune: Destro-amfetamina Metil-amfetamina ,Dimetil-amfetamina,Etilam-fetamina,Fenmetrazina (Preludin,)Fendimetrazina ,(Plegine),Propil-esedrina (Benzedrex) ,Ciclopentamina Gi� tra questi farmaci probabilmente qualche nome non risulter� sconosciuto agli amici sportivi: chi non ha mai sentito di qualche amico che ha impiegato qualcuno di questi prodotti? negli adulti le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano l�umore e diminuiscono l�affaticamento; spesso, tuttavia, rendono chi li assume pi� irritabile e loquace.L'amfetamina � un eccitante centrale (a dosi 5-20 mg; gli effetti si protraggono per lungo tempo). Possiede una potente azione antifatica, aumenta la concentrazione, non migliora la potenza aerobica e anaerobica, migliora la resistenza e la tolleranza allo sforzo.

Meccanismo d' azione

Le amfetamine sono classificate farmacologicamentecome agonisti catecolaminergici indiretti ed esercitano le loro azioni periferiche e centrali provocando la li berazione di noradrenalina e dopamina dalle terminazioni presinaptiche.Le sostanze amfetamino-simili stimolano il rilascio da queste vescicole delle sostanze suddette, per cui all'esame antidoping si rinvengono nelle urine sia la sostanza assunta (amfetamina) che quelle liberate, o i loro derivati ( acido vanilmandelico, metanefrina, normetanefrina) in quantit� superiori a quelle fisiologiche. Tutti gli effetti fisici e comportamentali delle amfetamine derivano da questa azione. Va rilevato che la liberazione di dopamina provoca l' aumento della quantit� di dopamina disponibile sui recettori postsinaptici,in gran parte come fa la cocaina che blocca la ricaptazione presinaptica di dopamina.Perci�, poich� entrambi i farmaci hanno l' effetto di aumentre la quantit� di dopamina disponibiloe, gli effetti dei due farmaci sono piuttosto simili. . L'efedrina, contenuta in molti prodotti da banco per il raffreddore, se assunta per bocca ha una lunga durata d'azione e produce effetti sul sistema nervoso centrale (ossia sul cervello) praticamente simili. Il nocciolo dell'azione di questi farmaci, quello che viene ricercato da dopati e dopatori, � la liberazione in circolo della dopamina, che possiede fortissimi effetti psicotici, ossia di alterazione dell'umore, della personalit� e delle capacit� di relazione con l'ambiente, al punto da essere chiamata "l'amina della follia". Il che significa che possono produrre ( e producono�) stati allucinatori con comportamento schizofrenico.

Le dosi e gli effetti

Si pensi che le dosi terapeutiche (in passato, dato che al giorno d'oggi in neuropsichiatria le amfetamine sono sostituite da farmaci pi� affidabili) sono di 5-10 mg, in soggetti con il tono dell'umore depresso. Per un effetto dopante occorrono dosi 10-20 volte maggiori (fino a 100 mg), su soggetti con tono dell'umore, di partenza, niente affatto depresso. Le risposte farmacologiche all' amfetamina variano con la dose del farmaco, con il metododisomministrazione e con lacronicit� o meno dell' assunzione.In generale, si pu� fare una distinzione tra gli effetti indotti da dosi basse o moderate (5-50 mg),di solito somministrate per via orale ,e quelli indotti da altre dosi (piu' di 100 mg ),che vengono spesso somministrate per via endovenosa. Questi intervalli di dosi non sono gli stessi per tutte le amfetamine. Per esempio, la destroamfetamina � 3-4 volte pi� potente dell' amfetamina. Le dosi bassi o moderate vanno da 2,5 a 20 mg, mentre le dosi alti sono 50 mg o pi�. Poich� la metamfetamina("speed") � ancora pi� potente, gli intervalli di dose devono esseree ri dotti ancora di pi�. Con dosi basse per via orale, tutte le amfetamine inducono un aumento significativo della pressione sanguina, con riflesso che rallenta la frequenza cardiaca,un rilassamento dei muscoli bronchiali e una variet� di altre risposte che derivano dalla preparazine chimica dell' organismo alla reazione di attacco/fuga /spavento. Nel SNC, l' amfetamina � un potente stimolante psicomotorio che provoca aumento dello stato di vigilanza, euforia, eccitazione, insonnia, riduzione del senso di fatica, perdita dell'appetito, elevazione dell' umore, aumento dell' attivit� motoria e della parlantina e un senso di potere. Con dosi moderate gli ulteriori effetti dell' amfetamina coprendono stimolazione respiratoria, lievi tremori, irrequietezza, un grande aumento dell'attivit� motoria e agitazione. Inoltre, l' amfetamina previene la fatica, sopprime l'appetito, stimola la veglia e provoca deprivazioni di sonno.Il sonno � dilazionato e non ristoratore, perch� manca la fase REM (come noto, il sonno � composto dall'alternarsi di fasi REM e Non-REM, ossia fasi in cui c'� una attivit� cerebrale viva, perch� si sogna, e fasi di rilassamento pi� profondo). Poich� la necessit� fisiologica di sonno non pu� essere rimandata all' infinito, quando si interrompe l' assunzione di amfetamina si ha un sonno profondo. Il completo recupero dell^andamento normale del sonno richiede parecchie settimane. Infatti, sia l'uso prolungato di dosi basse sia l' us occasionale di una dose alta sono seguiti in modo caratteristico da un intensa depressione mentale e senso di fatica che controbilanciano la stimolazione comportamentale e l' euforia prodotte dal farmaco. I soggetti che usano per lungo tempo dosi elevatedi amfetamina accusano un insieme diverso di effetti farmacologici. I comportamenti stereotipati comprendono mocimenti ripetitivi e continui privi di scopo, improvvisi scatti di aggresivita e violenza, idee deliranti paranoidi e grave anoressia. Si pu� determinare uno stato di psicosi da amfetamina, che pu� essere indistinguibile da un attacco acuto di scizofrenia. Negli animali, la somministrazione cronica di amfetamina si associa con deplezioni persistente di dopamina dell' enzima tirosina idrossilasi, che � necessario per la sintesi di dopamina. Cio suggerisce che l' amfetamina pu� essere potenzialmente tossica per i neuroni dopaminergici. Alla fine, questi neuroni perdono la loro sensibilit� alla dopamina endogena, cossiche si pu� sviluppare una perdita indotta dall' amfetamina della capacit� di rispondere ai "rinforzatori naturali". In altre parole, l' unico modo per ottenere un rinforzo positivo pu� essere con l' uso del farmaco (amfetamina o cocaina) mentre l' attivit� chimica naturale pu� essere inafficace. Nei consumatori di dosi alte in stato di deterioramento si osservano altri effetti nocivi. Si verificano psicosi e condizzioni mentali anomale,perditadi peso, piaghe cutanee, infezzioni dovute alle carenti condizioni igeniche e una serie di altre conseguenze a causa dell' azione stessa del farmaco o della scarsa alimentazione, della mancanza di sonno o dell' uso di siringhe non sterili per le iniezioni endovenose. La dose tossica di amfetamina � molto variabile. Reazioni gravi possono verificarsi anche con dosi basse (20-30 mg). D'altra parte, soggetti che non avevano tolleranza del farmaco sono sopravissuti adosi di 400-500 mg. I consumatori cronici tollerano dosi ancora superiori.

uso nello sport

Si cominci� ad impiegarla perch� produceva uno stati di iperattivit�, con aumento delle capacit� ideative, miglioramento del tono dell'umore, riduzione della percezione della stanchezza (pericolosissimo!): il soggetto diviene capace di un lavoro quantitativamente molto maggiore, anche se spesso questo lavoro qualitativamente � pi� scadente. Ma questo al soggetto non importa, dato che � di ottimo umore (all'inizio), ed � quindi soddisfatto anche di risultati mediocri. Sebbene migliori la capacita di svolgere compiti la destrezza pu� peggiorare.Quando � necessario uno sforzo intenso �e di breve durata, come nelle competizioni atletiche,l' amfetamina pu� migliorare la prestazione, nonostante il possibile peggioramento della destrezza e della capacit� motoria fine

effetti collaterali in breve:

aumento della frequenza cardiaca, con possibili aritmie aumento del tono vescicale aumento dello stato di vigilanza, minor senso della fatica, maggior sicurezza, euforia che per� pu� sconfinare in stati di panico aumento della temperatura corporea per liberazione di ormone tiroideo diminuzione drastica dell'appetito aumento (transitorio) delle prestazioni sessuali, poi impotenza suicidio,bellicosit�,paranoia e allucinazioni deprivazioni di sonno Una intossicazione acuta causa aggressivit�, panico, spinte suicide, fibrillazione ventricolare (mortale, per chi non lo sapesse �), emorragie cerebrali da aumento della pressione arteriosa, con conseguenze letali, ma anche invalidit� permanenti (paralisi).

rilevazione

Le amfetamine vengono escrete nelle urine e sono fclmente rinvenibili anche 48 ore dopo l' assunzione.

Dipendenza e tolleranza

Ma le amfetamine causano anche dipendenza, e si pu� giungere all'intossicazione cronica, divenendo paranoici, con uno stato psicotico simil-schizofrenico. Si muore per mancanza di sonno, denutrizione, con sintomi opposti a quelli provocati in un primo momento dal farmaco: depressione, astenia, impotenza sessuale, inappetenza. Essendo un potente stimolante psicomotorio e un agente rinforzante del comportamento, l' anfetamina � passibile di abuso compulsivo ( induce dipendenza psicologica ). Induce rapidamente dipendenza sia nel uomo sia negli animali da laboratorio e segue un classico modello di condizionamento positivo (il rinforzo positivo porta a ulteriore uso del farmaco ). La tolleranza si sviluppa rapidamente ed � accompagnata da disforia, sedazione, apatia e bramosit� del farmaco. La soluzione di questo stato � l' ulteriorer assunzione di amfetamina in dosi sempre piu alte, e cio instaura un circolo vizioso di uso del farmaco e astinenza. A questo punto, si sviluppa tolleranza agli effetti euforizzanti e iniziana periodi di prolungato tran tran. Questa tolleranza, combinatra con il ricordo degli stati di eccitazione indotti dal farmaco, porta ad assumere ulteriore farmaco, a isolamento sociale e a concentrare l' attenzione su come procurarsi il farmaco.

.Uso in medicina

Le anfetamine furono introdotte negli anni �30 come terapia della rinite e del raffreddore da fieno; successivamente vennero impiegate per la loro capacit� di influire sul sistema nervoso. Per un certo periodo furono anche usate come anoressizzanti, cio� per ridurre l�appetito nelle persone che cercavano di dimagrire. Per la loro pericolosit� , e per la dipendenza che producono, alcune sono state ritirate dal commercio. Altre le troviamo associate a farmaci contro il raffreddore, per contrastare l'effetto sedativo degli antistaminici o per dare vasocostrizione locale. Attenti, perci�, perch� ci si pu� dopare inconsapevolmente, anche prendendo per il raffreddore un farmaco per bambini. Vediamone alcuni: Fenfluramina (Ponderal), Norfenfluramina Benzfetamina (Didrex) Metossifenamina (Orthoxine) Fentermina (Adipex) Mefentermina (Wyamina) Efedrina Norefedrina (Baby-rinolo, Triaminic),Benzefedrina (Novafed) Vengono usati nel trattamento della narcolessia, un disturbo caratterizzato da improvvisi attacchi di sonno durante il giorno Per capire la potenza di tali farmaci, che per lungo tempo sono stati assunti in modo incredibilmente incosciente, basti dire che una "sniffata" di 16 mg di cocaina cloridrato produce un effetto dell'ordine di durata di minuti; 10 mg di amfetamina danno gli stessi effetti per ore!!! propiet� fisico chimiche formula C9H13N p.m.=135,2 E un liquido dall�odore amminico, acre, di sapore caustico.Volatizza a temperatura ambiente, densita (25�)= 0,913. Punto di ebollizione = 200-203� scarsamente solubile in acqua;solubile in alcool e in etere e nei acidi. Le soluzioni aquose presentano una reazione alcalina al tornasole. Sintesi riduzione dall� ossima del benzilmetilchetone o per reazionedi questo chetone con la formammide La sintesi industriale dell� amf. parte dal fenilacetone ottenuto per acetilazione termica e decarbossilazione dell� acido fenilacetico.Il fenilacetone viene in seguito sottoposto alla reazione di Leukart, una amminazione riduttiva con ammine formica, formiato di ammonio ed acido formico. Il formilderivato da questa reazione viene infine idrolizzato con un acido forte.